Breve storia di Favara
Favara: dalla preistoria a oggi
Il territorio di Favara è abitato fin dall'antichità e, a provarlo, ci sono numerosi reperti ceramici risalenti all'Età del Rame (2400-2000 a.C.), mentre risalgono al II millennio a.C. diverse tombe ritrovate in varie aree comunali. In seguito Favara entrò a far parte della Magna Grecia e quindi venne conquistata dai Romani. Di questo periodo la testimonianza più importante è senza dubbio la necropoli che si trova in contrada Stefano.
Dagli Arabi ai Normanni
Come tutte le altre località della Sicilia, anche Favara subì la dominazione araba e, ancora oggi, un quartiere della cittadina viene chiamato Saraceno, mentre molti toponimi hanno una chiara origine araba. La testimonianza più importante del passato di Favara è però il castello di Chiaramonte (1200 circa), un bell'esempio di architettura normanna che fu una delle residenze di caccia di Federico II di Svevia, in seguito divenuto proprietà dei nobili Chiaramonte.
Dal Rinascimento a oggi
Dominazione francese, spagnola e quindi i Borbone condussero Favara fino all'entrata nel Regno d'Italia e sono molte le testimonianze che raccontano quei lunghi secoli. Diversi i palazzi nobiliari, tra i quali spiccano i possedimenti dei baroni Mendola e Cafisi, compresa una fornitissima biblioteca e un museo ornitologico.