La Sagra di Favara

A Favara anche a Natale si pensa alla Sagra dell'agnello pasquale

A Favara l'aria di festa si respira sempre ma anche il Natale porta alla mente la tradizionale festa dell'agnello pasquale, una ricorrenza che non si dimentica ma che vive tutto l'anno

È tempo di Natale e sembra quasi un controsenso parlare di Pasqua, di agnello pasquale. Ma a Favara, in provincia di Agrigento, gli organizzatori dell’evento, quelli della Pro Loco, sono già al lavoro, pronti a mettere nero su bianco il programma, che è nei fatti già tracciato; c’è ancora tempo perché, come si dice, la Pasqua sarà "alta”. 

Quella del 2019 sarà la ventitreesima edizione di una della festa tra le più "dolce” del mondo: sugli scudi, oltre all’agnello, quello vero, ma è un altro discorso, arriverà quello fatto di pasta di mandorla farcito di pistacchio, una goduria del palato. E l’agnello, che c’entra? Tutto e niente per il fatto che la sua è proprio la forma dell’ovino più celebre in quel periodo dell’anno. Ma che squisitezza! Il dolce tradizionale mantiene sì una traccia originale, ma si sta sbizzarrendo in tanti rivoli. Chissà, la "colpa” è delle trasmissioni che inneggiano alla cucina; fatto sta che giovani pasticceri promuovano variazioni al tema anche se tutto viene ricondotto alla Sagra

Si innesta, la manifestazione, nei riti della Settimana Santa, che esprime una forma di grande partecipazione, arrivata a Favara da lontano, dalle occupazioni, dalle tradizioni, dalla settimana, che vede tangibile il dolore della sacra rappresentazione in modo molto più concreto che in altri luoghi. Oddio, la pasta con cui si realizza l’”agnello” viene prodotta da maestri pasticceri di Favara per l’intero arco dell’anno e sempre è possibile acquistarla nei negozi specializzati, riuscendo ad allungare per i dodici mesi la delizia che i solerti artigiani favaresi sono riusciti a "sintetizzare” in tanti anni di lavoro e di laboriosità.

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